I cardioverter defibrillatori (ICD) e i dispositivi per la resincronizzazione cardiaca (CRT) sono terapie elettriche di comprovata efficacia e favorevole rapporto costo-beneficio in pazienti accuratamente selezionati, sia nell’ambito della prevenzione secondaria che primaria della morte improvvisa, sia nell’ambito della terapia dello scompenso cardiaco.
I dispositivi ICD e CRT-D svolgono molteplici funzioni di trattamento e monitoraggio con conseguente drenaggio di energia fornita dalla batteria del dispositivo.
Le caratteristiche tecnologiche del passato hanno condizionato una longevità dei dispositivi ICD e CRT-D nell’ordine di 5-7 anni. Ciò ha implicato che per molti pazienti nell’arco della vita post primo impianto si è resa necessaria una procedura di sostituzione del dispositivo, gravata da costi per il sistema sanitario, disagi per il paziente e rischi di morbidità (è noto che le procedure di sostituzione ICD-CRT si associano a un certo rischio di infezione).
Recenti sviluppi tecnologici hanno permesso un netto miglioramento della longevità dei dispositivi, ora superiore a 10 anni.
L’incontro si propone di rivisitare la tecnologia di ICD e CRT-D, in senso di trattamento e funzioni di monitoraggio e definire per quali gruppi di pazienti la estensione di longevità di ICD e CRT-D offre il più ampio margine di beneficio divenendo un elemento di priorità nella scelta del dispositivo.
L’incontro sarà strutturato da una prima parte di presentazioni e una ampia discussione interattiva con coinvolgimento di tutti i partecipanti.